Fotografia su grande schermo e progetti di documentario in sviluppo: altre visioni di sud con il Terra di Tutti Film Festival
Ben otto appuntamenti con quattro fotografi e quattro documentaristi che, durante il Terra di Tutti Film Festival, presenteranno il loro lavoro direttamente al pubblico in sala. Obiettivo? Dar voce agli invisibili anche attraverso il fotoreportage e i film che, attualmente, sono in lavorazione.
Per la prima volta al Terra di Tutti Film Festival (Bologna e Firenze, dal 10 al 13 ottobre) uno spazio dedicato al fotoreportage e al cinema del futuro. Screening OFF e Making OFF, questi i titoli delle sezioni dedicate, sono pienamente inseriti all’interno della programmazione del festival nelle giornate bolognesi. Protagonisti saranno i registi dei documentari ancora in fase di lavorazione e i fotografi che presentano reportage dal mondo che raccontano, e rafforzano, le storie invisibili protagoniste anche dei film in concorso. L’anniversario del disastro nucleare di Chernobyl è, invece, il soggetto della mostra fotografica di Guido Calamosca e Giorgia Olivieri da ZOO, Strada Maggiore 50/a, dal 7 al 13 ottobre.
Screening OFF – Quattro fotografi di fama internazionale raccontano 4 reportage fotografici, dal Ghana alla Colombia per immortalare i momenti significativi di comunità, persone, lotte e destini che popolano il nostro pianeta. Giovedì 10 alle 22.45 al Cinema Galliera Gabriele Fiolo presenterà “Dreams & Selfies”, segue venerdì 11 alle ore 19.00 al Cinema Odeon Stefano Stranges con “Le vittime della nostra ricchezza”. Sabato 12 e domenica 13 l’appuntamento è, invece, al Cinema Lumière con Vittorio Colamussi (“Landless man”, sabato 12 alle 17.45) e Max Cavallari (“Colombia Caffè”, domenica 13 alle 19.30).
Making OFF: il cinema del futuro – Dalla Palestina alla Tunisia, passando dal confine italo-francese per approdare in Italia. Making OFF porterà al Terra di Tutti Film Festival quattro soggetti in lavorazione, facendo conoscere direttamente in sala e al pubblico storie di battaglie, di diritti e di antirazzismo che un domani diventeranno un vero e proprio film. Il classico “pitch” diventa pubblico e dedicato ai temi e ai risvolti produttivi che caratterizzano la vita di un documentario, ma non mancheranno nemmeno racconti del dietro le quinte e immagini inedite. I primi a raccontarsi sono la Sayonara Film e il produttore Adam Selo, giovedì 10 alle ore 19.15 al Cinema Galliera. Venerdì 11 alle 21.45 al Cinema Odeon tocca a Nicola Zambelli (produzione SMK videofactory) con il suo “Youth of Sumud” che racconta la resistenza di un gruppo di palestinesi nel villaggio di At-Tuwani, mentre sabato 12 alle ore 22.15 al Cinema Lumière sarà ospite del Terra di Tutti Film Festival Luigi d’Alife con immagini inedite di “The Milky Way”, il documentario che racconterà la complessità delle rotte migratorie al confine italo francese. Chiude il programma di Making OFF Paola Manno (produzione Little Stone associazione culturale) che, domenica 13 alle ore 20.45 sempre al Cinema Lumière, presenterà “L’abbraccio”, un cortometraggio di impegno civile, antirazzismo e coesione sociale, temi affrontati attraverso gli occhi della protagonista, Bianca.
Non mancherà un momento di formazione dedicato alle nuove opportunità di distribuzione e promozione nel Mediterraneo. Sabato 12 dalle 9.30 alle 13.00 presso il Centro Sociale G. Costa di via Azzo Gardino 44 a Bologna, SMK Videofactory propone il workshop “Media for social change”: un’occasione per presentare strumenti, metodologie e contenuti prodotti e utilizzati nell’ambito del progetto MedFilm4All, promosso da WeWorld-GVC, COSPE, APIMED, Arab NGO Network for development, MENA Media Monitoring e co-finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Emilia-Romagna per promuovere l’uso dei media su tematiche sociali e di genere in Tunisia, Marocco, Egitto, Palestina, Libano e Giordania.
Fotografia da ZOO – Nelle giornate del Terra di Tutti Film Festival sarà possibile visitare da ZOO (Strada Maggiore 50/a) la mostra “Chernobyl Souvenir” di Guido Calamosca e Giorgia Olivieri. Un racconto per immagini e parole sui luoghi del disastro nucleare del 26 aprile 1986. La mostra racconta un avvenimento che ha avuto ripercussioni nella vita quotidiana di tutti noi. Inaugurazione lunedì 7 ottobre alle 19.00, ingresso gratuito.
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