XXVI Premio “Volontariato Internazionale FOCSIV 2019”
I Diritti Umani al centro dell’impegno dei vincitori del Premio Volontariato Internazionale: la risposta per un mondo più sostenibile.
Il Volontariato Internazionale è nel segno dei Diritti Umani. A pochi giorni dal 5 dicembre Giornata Mondiale del Volontariato il XXVI Premio del Volontariato Internazionale: consegna il riconoscimento di Volontario Internazionale a Giampaolo Longhi, Responsabile Etiopia CVM – Comunità Volontari per il Mondo, e quello di Volontario dal Sud a German Graciano Posso, rappresentante della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò in Colombia, candidato da Operazione Colomba della Giovanni XXIII. -Il Premio ha ricevuto, come gli scorsi anni, la Medaglia del Presidente della Repubblica.
L’edizione 2019 è sostenuta da Europe in the World – Engaging in the 2030 Sustainable Development Agenda, progetto di sensibilizzazione e awareness raising realizzato con il contributo dell’Unione Europea, e da Territoires engagés pour la resilience des oasis – Tero, progetto di capacity building nell’ambito dell’iniziativa EU Aid Volunteers dell’Unione Europea.
Due difensori dei diritti umani al fianco, in un caso, delle lavoratrici domestiche, una delle categorie sociali più vulnerabili e, nell’altro, della propria comunità per difenderne i diritti.
Giampaolo Longhi, di Foggia, da due anni in Etiopia con CVM – Comunità Volontari per il Mondo impegnato nel sostegno dei diritti delle donne, con particolare attenzione a quelle dedite al lavoro domestico svolto nel Paese, molte delle quali minorenni, e delle lavoratrici domestiche rientrate in Etiopia, forzatamente o volontariamente, da paesi quali il Libano, la Libia, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, ecc.
L’altro, German Graciano Posso, colombiano, rappresentante della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò, impegnato non solo nel processo di resistenza nonviolenta verso il conflitto civile colombiano, ma anche nei confronti di un sistema economico internazionale che vuole spogliare i contadini, anche della sua comunità, delle loro terre in favore dell’ingresso delle multinazionali e per far ciò non disdegnano l’eliminazione chi si oppone.
Come per le scorse edizioni del Premio si consegnano due Menzioni speciali una a Pietro Bartolo, medico e oggi europarlamentare impegnato in un processo di accoglienza, integrazione e nell’inclusione dei migranti in Italia ed in Europa, e l’altra a Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, uomo del dialogo e della ricerca della verità per i propri lettori che ha portato il quotidiano della CEI ad essere la quarta testata più letta in Italia.
Vince, invece, l’IBO Italia Instagram Contest 2019, oramai giunto alla XI Edizione, Martina Novello, volontaria in Uganda con Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo impegnata in un progetto multisettoriale dedicato alla popolazione sud sudanese e a quella ugandese che ospita i rifugiati. A fianco alla vincitrice del Contest la giuria tecnica ha unanimemente deciso di aggiungere una Menzione Speciale per Gaia Mataloni, per come è riuscita in questi mesi a raccontare con sensibilità, rispetto e condivisione, con scatti in bianco e nero e testi originali ed emozionanti, il suo Servizio Civile, che svolge attualmente in Rwanda con Amahoro. Mentre il Premio speciale collegato al progetto “TERO –Territoires Engagés pour la Résilience des Oasis”, rivolto a tutti i giovani, in Europa e nei Paesi del Maghreb, interessati e attivi sul tema del cambiamento climatico, è consegnato a Raphaël Pouget, francese che lavora con UNICEF Mauritania a Nouakchott come Digital communication officer nell’ambito del programma di volontariato francese VSI Volontariat de Solidarité International.
“La difesa dei diritti umani è uno dei cardini della storia del Volontariato del nostro Paese. In molti siamo partiti qualche decennio fa per farli rispettare nelle tante periferie del mondo. Una radice forte quella della solidarietà e del volontariato senza i quali non vi sarebbe un futuro. L’albero solidale che in questi anni abbiamo cresciuto e che oggi va più che mai difeso, alimentato e reso ancora più forte. Ce lo chiedono i giovani che partono ogni anno per il Servizio Civile Universale, gli espatriati delle nostre 86 ONG federate alla FOCSIV e quella parte d’Italia che non si arrende all’odio, all’individualismo sfrenato e alla violenza dei gesti e delle parole. -ha dichiarato Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV – Il Premio del Volontariato di fatto mette in evidenza come il volontariato sia un’esperienza di valore, che non va intesa solo come momento di formazione individuale per una cittadinanza attiva e consapevole, ma come attore principale nel processo di acquisizione di una maggiore consapevolezza come cittadini chiamati a fare ognuno la sua parte per il bene comune per il proprio territorio, la propria comunità, ma anche per un bene più importante: il futuro dell’Umanità e del nostro Pianeta.”
Il 26° Premio Volontariato Internazionale FOCSIV 2019 è sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo ed ha ricevuto i Patrocini della Regione Lazio, Comune di Roma, del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e di Responsabilità Sociale RAI.
Partner del Premio del Volontariato Internazionale 2019 sono: Fondazione Missio, Forum Nazionale Terzo Settore, AOI, 8×1000 alla Chiesa Cattolica e John Cabot University. Media partner: Agenzia DIRE, Avvenire, Famiglia Cristiana, TV2000, Radio Vaticana, Corriere Buone Notizie, Redattore Sociale, Rete Sicomoro, Stranieri in Italia.
Anche l’edizione di quest’anno può sempre contare sulla presenza degli “Amici del Premio” che danno spazio ed eco all’iniziativa: Popoli e Missione, Missioni Consolata, Mondo e Missione, Unimondo e On The Road TV. Sponsor tecnico Raptim humanitarian travel.
www.premiodelvolontariato.it
#ViPremio2019
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– Video sezione Volontario Internazionale
– Video sezione Volontario del Sud